Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi nasce Fusignano in Romagna e già da ragazzino è attratto inesorabilmente dal calcio e inizia col guidare squadre come il Fusignano, l'Alfosine e il Bellaria. Dimostra subito carattere, lucidità e idee rivoluzionarie e nessuno si stupisce quando gli affidano il settore giovanile del Cesena. Nella stagione 1982/83 va a Rimini in C/1, poi alle giovanili della Fiorentina e nel 1984/85 di nuovo a Rimini in C/1; nel 1985 si trasferisce a Parma. Ma il grande salto in serie A avviene con il campionato 1987/88. Silvio Berlusconi, neopresidente milanista, decide di chiamarlo sulla panchina della sua squadra. Con il Milan vincerà lo scudetto nel 1987/88, arriverà terzo nel 1988/89 e secondo nel 1989/90 e nel 1990/91. Ha vinto una Supercoppa Italiana (1989), due Coppe dei Campioni (1988/89 e 1989/90), due Coppe Intercontinentali (1989 e 1990) e due Supercoppe Europee (1989 e 1990). La base su cui poggia il suo progetto è quella di riuscire a creare una squadra in cui ogni giocatore abbia compiti importanti sia in fase difensiva che offensiva, una squadra quindi dove la collaborazione assuma un aspetto rilevante. Subentra ad Azeglio Vicini come commissario tecnico della Nazionale Italiana ottenendo il secondo posto dietro il Brasile ai Mondiali USA del 1994. Nel 1995 guida l'Italia alla qualificazione per la fase finale dell'Europeo 1996. Arrigo Sacchi ha lavorato successivamente come direttore dell'area tecnica del Parma. Nel 2004 è volato in Spagna, per diventare Direttore tecnico del Real Madrid. Nel mese di ottobre 2005 l'Università di Urbino ha conferito a Sacchi la laurea honoris causa in Scienze e Tecniche dell'Attività Sportiva. Nel 2012 su proposta della presidenza del consiglio dei ministri viene nominato "Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana".